Propaganda Live è il miglior programma TV dell'anno

La TV italiana è in declino, una totale mancanza di progettualità e di coraggio ha fatto si che oggi non vi siano motivi sufficienti per puntare il telecomando alla tv e avere lo "stomaco" di mirare a mamma Rai o Mediaset.

Il Berlusconismo è riuscito anche nell'impresa di abbassare la qualità dei programmi sui palinsesti e la Rai anzichè distaccarsi e proporre sane e solide alternative.

Invece da anni ci troviamo di fronte al nuovo reality o al nuovo talk show o alla nuova fiction soporifera dai buoni propositi.

Nulla di nuovo all'orizzonte se non la constatazione che anche quello che di buono offriva la vecchia tv è sparito.

Programmi del sabato sera inguardabili, serie tv da oltreoceano con mesi di ritardo e film sempre meno interessanti.

Netflix e Sky hanno avuto la loro parte senz'altro nell'affossare la Rai e Mediaset ma senza adeguate risposte non si va da nessuna parte. 

Mai.

La politica ha preso il sopravvento ed assistiamo a sempre più programmi che parlano di politica.

Hanno esagerato nell'offerta ed hanno reso le vecchie tribune politiche dei pollai o dei luoghi di autoreferenzialismo.

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LA7 è stata sicuramente debortante in questo ambito, ed è proprio la tv di Urbano Cairo che nel settembre del 2017 ha avuto l'intuizione di lanciare in prima serata un programma che ad oggi non esito a definire il migliore programma in onda e forse l'unico per cui vale davvero la pena prendersi una pausa e appostarsi davanti al teleschermo.

Il programma in questione è Propaganda Live, in onda ogni Venerdi sera dopo otto e mezzo di Lilly Gruber ed è condotto da Diego "Zoro" Bianchi.

La trasmissione si serve di un fumettista di rilievo come Marco "Makoxx" D'Ambrosio e una serie di inviati ed ospiti ormai fissi tra cui ricordiamo il superinviato di Enrico Mentana Paolo Celata, Memo Remigi e Maurizio Damilano con una menzione speciali per il barbarossa Missouri4

Propaganda Live parla prevalentemente di politica ma si discosta da tutti i suoi "parenti" grazie ad un approccio molto fresco e social che consente alla banda di Zoro di informare divertendosi e far riflettere il pubblico tra una risata e l'altra.

Il grande merito del programma è quello di aver portato in TV la vera attualità con gli occhi dei social network, intuendo che la vera interazione con il pubblico non è data dal chiedere ai proprio follower di scrivere e commentare ma di renderli protagonisti dello show.

Ed è cosi che la singola puntata si costruisce e si articola sui tweet e sugli eventi della settimana che hanno in qualche modo lasciato il segno, andando a pescare strafalcioni o frasi particolari scritte da politici o personaggi noti per poi arrivare a mettere in campo le risposte degli internauti.

Ognuno di noi potrebbe essere, dunque, domani protagonista di qualche secondo della puntata con un tweet sarcastico utilizzato per commentare una frase di Calenda o di Toninelli ad esempio fino a passare ad una vera e propria interazione durante servizi girati tra gli abitanti di cittadine poco conosciute o durante manifestazioni che tipicamente han poca risonanza.

Zoro riesce anche a generare approfondimento al di fuori della politica portando in campo temi sociali che passano dalla questione migranti al degrado delle periferie, dai minatori in Sardegna alle lotte per i diritti Gay.

La politica è il fulcro attorno al quale ruota tutto ovviamente ma è grazie agli ospiti esperti in materia che riusciamo a cogliere sfumature che in un TG o in un talk show di Floris o Giletti non avremmo modo di cogliere.

L'atmosfera è rilassata, come quella che si respirerebbe chiacchierando con gli amici al bar ed è evidente che gli stessi autori e conduttori si divertano nel portare avanti il programma.

Pur avendo una loro chiara idea di politica e di società i ragazzi di Propaganda non fanno prigionieri e riescono ad essere pungenti sia con la Destra che con la Sinistra (casomai esistessero ancora), con Leghe e Movimenti, senza soluzione di continuità.

In un'epoca dove restare a casa davanti la tv generalista è un'impresa solo per chi vuole spegnere il cervello o magari non accenderlo mai è un piacere constatare che Propaganda Live raddoppia gli ascolti in 8 mesi e riesce ad inchiodare un pubblico giovane sulla poltrona di casa.

Fidelizzando.

Divertendo.

Informando.

Senza alcuna velleità.

Senza alcuna vera Propaganda.