L’insostenibile piaga dell’essere sempre connessi…

in #ita6 years ago

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2018…ormai siamo in un anno in cui la tecnologia è entrata nelle case e nella vita di tutti…dai più giovani ai più vecchi. Se non si è connessi al mondo digitale, si finisce per restare “soli”.

Sono nato negli anni ’90 e sono felice e immensamente grato di essere nato in quel periodo…la vita prima era tutt’altra cosa… Ricordo che, da piccolo, si andava a scuola, si tornava a casa verso l’1.15 e all’1.30 c’era dragon ball…cacchio, ogni giorno se non vedevamo dragon ball era una tragedia; anche se l’avevamo già visto milioni e milioni di volte, episodio per episodio, dragon ball era sempre dragon ball, quindi andava visto!!!

Ricordo che i pomeriggi, specialmente d’estate, ci si telefonava a casa con gli amici di quartiere (oppure si era già preso accordi il giorno prima) per vederci e giocare. Si giocava a pallone in strada…interi pomeriggi, ore e ore sempre a correre che i calciatori moderni, in confronto, ci facevano un baffo!!

Si stava in compagnia, si rideva, si scherzava…poi alle 17 si faceva la pausa patatine e pepsi cola prese da un vicino discount e si ricominciava a giocare finché non sentivi la madre di qualcuno gridare il suo nome a squarcia gola perché voleva che rientrasse a casa.

Ricordo che costruivamo le “casette”…per chi non sa cosa sono le casette - dato che il mio quartiere era abbastanza privo di case e abitazioni in quegli anni, c’erano molti terreni abbandonati e persino un’intera proprietà a cui si poteva accedere con strade interne e scheletri di costruzioni mai completate lasciata lì abbandonata – erano delle case piccole, fatte in legno con le pedane che avevamo recuperato da boh, un po’ ovunque, e le riempivamo con divani buttati e lasciati lì vicino ai cassonetti, sedie, complementi di arredo in buono stato sempre presi da bidoni vicini…erano una sorta di nostro quartier generale. Fungevano anche da punto di ritrovo.

Conservo con piacere questi ricordi della mia infanzia e potrei stare qui a parlare di altre migliaia di cose, ma tutto questo preambolo serviva per dare un’idea del confronto che sto per fare adesso.

Ora, a seguito di parecchi anni dopo, vedo che quei bambini che erano più piccoli di noi, una volta raggiunta la nostra stessa età di quando giocavamo in strada, non escono mai dalle loro case per giocare o vedersi… il quartiere, di pomeriggio, è desolato e silenzioso (cosa che non avveniva mai quando giocavamo a pallone 😅)…i ragazzi ormai non si incontrano più ma preferiscono piuttosto stare a giocare al cellulare o ai videogames…certo, pure noi quegli anni cominciavamo a giocare ai videogames, ma la componente del contatto umano con altre persone persisteva e si preferiva uscire a giocare in strada piuttosto che rinchiudersi in casa a giocare da soli.

Quando incontro per strada quegli stessi bambini ormai cresciuti, sono troppo presi dal cellulare piuttosto che guardare chi ti sta passando difronte.

A questo punto voi mi potreste chiedere: scusa, ma dopo tutto sto popo di roba che hai scritto, dove vuoi arrivare?!?

Voglio arrivare a questo…vi racconto cosa vedo ormai quasi tutti i giorni in palestra…Quando vado in palestra vedo ragazzini perennemente incollati al cellulare, come se lo smartphone fosse diventato un prolungamento dell’essere umano. Noi cosa facciamo quando andiamo in palestra?! Prendiamo chiavi, cellulare, portafoglio e li lasciamo lì, nelle cassettine di sicurezza che ogni palestra possiede… i ragazzini? NO! Se li portano appresso a mo’ di “tessoro” di Gollum. Rendetevi conto che su tapis roulant, cyclette e altri macchinari affini, mentre fanno esercizio, restano imbambolati appresso allo smartphone.

La cosa più paradossale sapete qual è??... quando l’altro giorno parlavo nel mio precedente post di quell’attività con il tappetino che svolgiamo in palestra, a terra seguendo l’istruttore…i ragazzini prendono il tappetino, si siedono/sdraiano in base all’esercizio e mentre lo svolgono tengono il telefono in mano guardando instagram, facebook ecc. Letteralmente sembra che nemmeno per 1 minuto, ne possano fare a meno.

Per concludere, una chicca…2 ragazzine di 13/14 anni…una su un tapis roulant e l’altra su uno step….distanza 2 metri una dall’altra…una signora a frapporsi tra le due…si mandavano messaggi su whatsapp senza parlarsi per poi ridere e dire qualcosa alla ricezione del messaggio…ma io dico… stai a 2 metri porca miseria, ma non puoi parlare con lei verbalmente come gli esseri umani o le persone comuni???

Con questo voi mi direte: cacchio, ma pure tu sicuramente userai il telefono per fare queste cose!…ebbene no, io utilizzo il cellulare per chiamare e scrivere su whatsapp, ma da qui a renderlo un prolungamento della mia persona ce ne passa. Non ci vuole di certo un genio per capire quando se ne fa un uso improprio o eccessivo…in realtà però i ragazzini di oggi sembra che non ne siano consapevoli ed è una cosa abbastanza brutta e triste poiché, se lasciassero i telefoni come facciamo noi, magari scambierebbero due chiacchiere con chi non si conosce, si socializzerebbe e si conoscerebbe gente nuova. Questo però non avviene.

Chiamatemi tipo di altri tempi, chiamatemi come volete…credo che l’interazione tra persone sia un qualcosa di fondamentale e i giovani di oggi stanno perdendo l’abitudine a comunicare con gli altri, perché la gente, non si sa bene per quale motivo, piuttosto che scambiare due parole con un altro essere umano, preferisce divertirsi ed incollarsi appresso ad un dispositivo.

Io non li capisco e mai li capirò. E spero vivamente che quando cresceranno e diverranno adulti non finiranno come nell’immagine sottostante.

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Contenti loro...

A presto!

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Bel problema, siamo ormai caduti in un utopia!!! Il problema è che questo accade anche in ambito molto pericolosi...sto preparando un post a riguardo!!!

preparerò anch'io un altro post in futuro parlando di un episodio accadutomi, molto più problematico di questo

Essere sempre connessi non è libertà, ma una forma. Di controllo

sono pienamente d'accordo con te

E' a dir poco angosciante...già il fatto che non proibiscano gli smart phone a scuola, mi lascia basita.

Certo, bisogna ammettere che anche noi adulti siamo un pessimo esempio....a volte mi ritrovo mentre sto pistolando il cellulare davanti ai miei figli e mi dico che, ovviamente, se guardano me che lo faccio anche loro vorranno farlo.

non ho raccontato nel post - sennò sarei andato un po' fuori tema - un episodio successo l'altro giorno dal dentista per quanto riguarda voi adulti... una signora ed un signore seduti uno difronte all'altro come se fossero degli estranei. Si mandavano whatsapp l'uno con l'altro (la suoneria dei loro telefoni era alta e quindi si sentivano i messaggi inviati e immediatamente quelli ricevuti). Ripeto, sembravano estranei finché, chiamati, si sono alzati e sono entrati in coppia presentandosi...cose dell'altro mondo...si scrivevano uno difronte all'altro, senza un benché minimo contatto verbale ed erano sposati. Continuo a vedere cose che per me sono abominevoli...perché questo è il termine più appropriato per sta situazione

Incredibile!

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