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RE: STEEM: e se fosse la ricerca della qualità a penalizzare la piattaforma?

in #steemit5 years ago

La continua ricerca di qualità non aiuta la piattaforma, innanzitutto ci sono una miriade di articoli originali e ben curati che rimangono a rewards zero, se è vero che la pessima qualità va penalizzata allora anche sul fronte opposto non dovrebbe succedere di vedere ottimi articoli a rewards zero.
Mi preme ricordare che la stragrande maggioranza degli utenti facebook interagisce, commenta e condivide prevalentemente meme o carica foto con brevi frasi, stessa cosa su Reddit o Twitter, è questo che la gente vuole dai social, divertirsi; lo stesso Instagram che è l'app più usata negli ultimi tempi consiste nel postare semplici foto. Chi dice che postare una semplice foto non è qualità? Chi dice che dietro una apparentemente semplice foto non ci sia un lavoro di post-produzione equivalente ad un post da 500 parole?
Il problema sarebbe marginale se non fosse che questo atteggiamento penalizza la crescita delle Dapps e quindi dell'intero ecosistema.
Tuttavia credo che con i tokens e le comunità in sviluppo, Steemit passerà sempre più in secondo piano come interfaccia d'accesso, quindi se userò prevalentemente Dlike o Appics in futuro, otterrò dei tokens che, seppur legati a Steem, sono la linfa dell'interfaccia che scelgo di usare e allora il downvote proveniente da utenti esterni a tale interfaccia non avrà il peso che ha oggi.

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Ciao, la seconda parte di questo tuo commento è molto interessante e condivisibile, hai fatto una giusta osservazione sui token delle dapp e su come potranno in futuro incentivare un cambiamento dell'approccio degli utenti a questa blockchain! Permettimi però di dissentire sulla prima parte, perché sei "caduto proprio nel tranello oggetto del post di Carlo" :) Lui stesso ha ben definito la differenza fra social blogging e social network elencando le particolarità dei due generi, non troppo paragonabili fra loro. Un blog richiede qualità e perché no, anche un certo filo logico da parte dell'autore, una qualità che a mio parere non può essere riscontrata su un classico social network come Facebook, dove la gente scrive due cagate in accompagnamento ad un'immagine che il più delle volte serve a far ridere o a muovere le masse a compassione. Instagram poi è la quintessenza delle cagate e di qualità ce ne vedo proprio ben poca... Lo specchio perfetto dell'analfabetismo funzionale e della società contemporanea. Se due parole d'accompagnamento erano troppe, lì son state eliminate del tutto!
La gente vuole divertirsi, ci sta.
Però allo stesso modo deve capire che con due note spltanto non puoi comporre l'aria sulla quarta corda di Mozart e perciò o ci rinunci in nome della leggerezza ed il mondo non conoscerà mai cotanta bellezza, oppure se sei dotato di un cervello ogni tanto ci fai lo sforzo ed il piacere di usarlo, tentando di comporre con immagini e parole qualcosa di unico. (non mi riferisco a te eh, parlo in generale 😅)

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Ahahah, hai colto l'essenza e noto con piacere che sei un attento lettore ;-)
In effetti non posso che essere d'accordo con te, in effetti il tuo commento è la sintesi stretta ma fedele del contenuto del mio articolo ;-)

Potrei tentare la carriera del "Bignami" di Steem allora 😉 Belin ultimamente non sto scrivendo un kaiser, ho perso la vena... Spero torni quanto prima!

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Ahahah, non sarebbe una cattiva idea.

Nome: Fabio
Nickname: itegoarcanadei
Ruolo: condensatore di post

Chissà che non sia la strada per una nuova figura su steemit, con tutti che hanno troppo poco tempo per leggere... :p

Davvero! Pensa che ieri sera parlando con @akireuna (quella fetentona di mia moglie) le dico: "Magari riprendo quel racconto a puntate che ho abbandonato un po' di tempo fa, ricordo però che per quello lì in particolare mi ero prefissato 2000 parole a singolo brano". La risposta: "E chi te lo legge, la gente si stufa"!

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Ahahah.. saggia donna! :D
Però secondo me ha ragione, lo riduci a circa 700/800 parole a post così cogli due vantaggi: più lettori e più post a tua disposizione ;-)

È che nella mia testa quello lì doveva essere una sorta di mini romanzo da tramandare ai posteri, perciò volevo avesse un minimo di "consistenza". Visti i tempi che corrono però, mi sa che dovrò cedere al formato "analfabeta funzionale"... 😂😂 Suona mica un po' come arrogante dirlo così? Oggigiorno bisogna stare attenti a quello che dici sennò ti becchi una denuncia...

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Ahahahah, tranquillo perchè l'analfabeta funzionale non bazzica neanche lontanamente in questi ambienti :D

Sono d’accordo, ciò che intendevo dire però è che, come Carlo citava l’articolo di @taskmaster4450, il filtraggio di contenuti, i downvotes e le liste nere non aiutano la crescita delle Dapps. Poniamo caso che un utente si iscrive su Steem solo per usare actifit, che è una app semplicissima, conta i passi e condividi su blockchain, si ritrova automaticamente in qualche lista nera come spammer dove ogni sua “proof of activity” viene flaggata, è chiaro che l’utente poi difficilmente ritorna.
Ecco che però con i tokens il discorso invece cambia perché a quel punto ogni community ha la sua microeconomia separata da Steemit, che giustamente, è una piattaforma di social blogging.
Il succo del discorso a mio avviso è che, fino a che tutto ciò che si posta sulle Dapps sarà anche visibile su Steemit, il preconcetto della qualità dei post rimarrà un problema, ma non è niente che non si possa risolvere a lungo termine.

Ciao Fede, permettimi di non essere d'accordo con te.. Io credo che di piattaforme dove regna il piattume dei contenuti è piena Internet e andare a mettersi in un mercato saturo come quello dei social network è una missione suicida.
In quanto qui si parla di blog e non di social network, io credo che solo i blog che riescono a proporre contenuti interessanti con continuità possono sperare di ottenere dei risultati.
Steem dispone di diversi gruppi di curatori che premiano la qualità e secondo me è solo questione di tempo che un bravo autore venga notato. Certo serve impegno e costanza e forse sono proprio questi gli elementi che fanno la differenza.
Poi è ovvio che le piattaforme di accesso alla blockchain aumenteranno esponenzialmente, in effetti sta già avvenendo e questo porterà un grosso valore aggiunto alla stessa, ma credo che le interfacce social continueranno ad essere molto frequentate perchè consentono anche l'accesso alle informazioni che altrimenti si perderebbero.

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